CONTATTI
L'ARCHITETTO E LE IDEE
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Biografia e Opere
Laurea in Architettura a pieni voti 1953
Università di Roma /Valle Giulia
Piero Alessandrini, romano, si forma alla scuola del grandissimo professore Pier Luigi Nervi. Da essa deriva l’intera filosofia della sua professione
“l’architetto è un muratore che ha studiato il latino”.
Architetto nel team dei progettisti del panfilo “Nabila” di Adnan Kassoghi. Ha curato per 8 anni le ristrutturazioni e l’arredamento delle ville nel complesso reale del Sultano del Brunei (isola del Borneo) Jerudong-Park a Bandar Seri Begawan.
Architetto noto in Italia ed all’estero per l’ideazione di prestigiose dimore private: Villa Spalletti Trivelli a Roma, Architetto personale di Susanna Agnelli per le sue residenze in Italia e all’estero, ed importanti progetti pubblici: Ambasciata Italiana a Riyadh Arabia Saudita, Scuola Superiore dell’Amministrazione dell’Interno a Roma.
Nel corso della visita ufficiale in Italia la Regina Elisabetta d’Inghilterra, dopo aver inaugurato la Scuola Convitto delle Infermiere Volontarie della C.R.I., “il Faro”
ha voluto conoscere l’architetto esprimendo il suo apprezzamento per l’interessante realizzazione.
In relazione al progetto di sistemazione del “Cortilone” tra S.Pietro e la Cappella Sistina, è significativa la lettera del Cardinale Virgilio Noè, presidente della Fabbrica di S. Pietro che ringrazia,
“………..per il paziente lavoro di interpretazione progettuale delle nostre esigenze.
Quanto da lei fatto non mancherà di avere un posto nella storia della Basilica...”
Dal 2007 impegnato sui temi progettuali innovativi dei mini alloggi e di spazi comuni in alcuni insediamenti residenziali. Sostituisce al parallelogramma altre forme geometriche per una migliore fruizione degli spazi in rapporto alle esigenze dell’ Housing Sociale, raddoppiando illuminazione e areazione a parità di superficie.
Il metacrilato, viene oggi scelto per realizzare una collezione inedita di mobili in simbiosi con qualsiasi stile architettonico. Questo materiale possiede una plasticità tale da consentirgli di assumere libere forme nello spazio.
La sua trasparenza inoltre gli conferisce una immaterialità tale da enfatizzare l’idea, archetipo del progetto.
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